La sindrome vestibolare nel cane è tra le presentazioni neurologiche più frequenti nella pratica dei piccoli animali ed è un problema che può generare grande preoccupazione nel proprietario a causa della sintomatologia clinica spesso improvvisa e importante: il cane mantiene la testa inclinata da un lato, perde l’equilibrio o, nei casi più gravi, rotola o gira su se stesso.
Tale sintomatologia deriva dal fatto che, anche nei nostri animali, come nell’uomo, il sistema vestibolare è la parte del sistema nervoso deputata al controllo dell’equilibrio.
Da un punto di vista anatomico possiamo distinguere il sistema vestibolare in due componenti principali, l’una detta periferica in quanto localizzata nell’orecchio interno e l’altra detta centrale in quanto localizzata a livello intracranico.
La questione chiave della “neurologia vestibolare” sta quindi nella domanda: orecchio o cervello?
Lo scopo della visita clinica e neurologica è pertanto quello di localizzare il problema a livello di sistema vestibolare periferico o centrale.
COME RICONOSCERE UNA SINDROME VESTIBOLARE
La sintomatologia clinica è sovrapponibile sia che ad essere colpita sia la componente periferica e cioè i recettori localizzati nell’orecchio interno o il nervo vestibolare, sia che il danno coinvolga i centri di comando, localizzati a livello intracranico.
I sintomi che possono essere riscontrati sono:
- Testa ruotata o head tilt: inclinazione della testa da un lato. E’ il sintomo più caratteristico di una disfunzione del sistema vestibolare.
- Problemi motori: possono essere più o meno gravi e manifestarsi con camminata che tende da un lato (drifting), barcollamento, cadute ripetute, movimenti in circolo (circling), talvolta rotolamento (rolling)
- Nistagmo: movimenti oscillatori degli occhi in senso orizzontale, verticale o circolare
- Strabismo
ITER DIAGNOSTICO
Di per sé, la diagnosi di sindrome vestibolare non presenta particolare difficoltà, tuttavia può risultare una sfida distinguere tra un problema a livello periferico o centrale. A questo scopo è indispensabile sottoporre il paziente ad una visita neurologica.
In ogni caso andranno eseguiti esami ematobiochimici completi ed esame delle urine per valutare eventuali problemi metabolici alla base di tale sintomatologia.
Le successive indagini dipendono invece dalla localizzazione del problema: sindromi vestibolari periferiche richiedono infatti esame ispettivo dell’orecchio esterno, esame TC o risonanza ed otoscopia mentre sindromi vestibolari centrali richiedono TC o risonanza magnetica ed analisi del liquido cefalorachidiano.
DIAGNOSI DIFFERENZIALI
Le diagnosi differenziali dipendono in primo luogo dalla localizzazione del problema.
Tra le cause di sindromi vestibolari periferiche possiamo annoverare patologie metaboliche, come ad esempio l’ipotiroidismo, patologie a carico dell’orecchio medio/interno come ad esempio otite interna, perforazione traumatica del timpano con otite media/interna secondaria, neoplasia dell’orecchio medio/interno oppure patologie a carico del nervo vestibolare come ad esempio neurite del nervo vestibolococleare o neoplasie dello stesso.
Una particolare causa da segnalare è la sindrome vestibolare idiopatica che si manifesta soprattutto nel cane anziano mentre risulta atipica prima dei 5 anni di età. Si chiama idiopatica poiché non ha una causa conosciuta, in genere la sintomatologia migliora in 3-5 giorni con risoluzione nell’arco di 2-3 settimane. Animali gravemente colpiti possono manifestare head-tilt permanente.
Le terapie possono solo essere di supporto e la guarigione sembra accelerata nei pazienti stimolati alla deambulazione.
Tra le cause di sindromi vestibolari centrali possiamo invece riportare eventi vascolari (infarto/emorragia), encefaliti di origine infettiva (Toxoplasma spp, Neospora spp, Cimurro, FIP ecc) o non infettiva (MUO), neoplasie ecc.
TRATTAMENTO
Inizialmente deve essere instaurata una terapia di supporto volta all’attenuazione dei sintomi clinici (ad esempio fluidoterapia ed antiemetici). Una volta eseguite le opportune indagini e stabilita la causa alla base della sintomatologia, il trattamento deve essere diretto alla malattia sottostante.